sabato 22 giugno 2013

Adolescenza

Quanto è strana l'adolescenza?
Attimi di tempo passati a cercare di capire chi sei o chi vorresti essere in futuro.
Attimi di tempo in cui pensi di sapere tutto, in realtà non sai niente.
Pensi di conoscere il dolore, di non riuscire a sopportarlo, di voler morire e di non meritare questa vita, quando non ci si ricorda di avere appena 15, e non sapere che un giorno magari ciò che ricadrà sulle nostre spalle sarà peggio.
Anch'io ho avuto momenti di infanzia orribili, li ho vissuti nel pieno della mia adolescenza, e li sto vivendo ora, ma in quasi 18 anni della mia vita non mi sono mai abbattuta, sono sempre andata avanti, pensando "tanto c'è domani! Sarà sicuramente migliore di oggi!", anche se non lo era mai.
Ma dopo tutto io sono ancora qui, con quelle paroline ripetute nella mia testa sono qui, a combattere come una guerriera.
Perciò se ci sono riuscita io, perché voi non potete farlo?
Perché dovete buttarvi giù e credere che tutto finirà oggi?

Voglio fare una parentesi
Io non discrimino gli autolesionismo, penso solo che, se già c'è così tanta gente che vi fa del male, che senso c'ha farvene voi stessi? Molti mi hanno risposo dicendomi che auto-lesionarsi, per quell'istante 'dell'azione', sembra che tutto il dolore causato dal taglio sia capace di eclissare per alcuni secondi il dolore all'anima.
Beh, ma non capite? Non potete eliminare il dolore con il dolore! Se alla fine si soffre sempre, allora che senso ha?

Comunque, io, come avete già capito, sono una di quelle persone che non si ferma mai, cammina a testa alta o basso non importa, ma cammina, senza fermarsi mai, continua a camminare contro vento, contro qualsiasi cosa, perché quello è l'unico modo che c'è per potersi lasciare tutto alle spalle.
Perciò ragazzi che state leggendo, che soffrite di depressione, di autolesionismo o altro, non lasciatevi sconfiggere dagli altri, non lasciatevi sconfiggere dai vostri problemi o dalle vostre paure, siate forti per voi stessi, perché questo è solo un momento difficile, che prima o poi come qualsiasi cosa finirà, questo momento buio finirà e finalmente, arrivati ad una certa età potrete esclamare:''Io ce l'ho fatta, sono un/a sopravvissuto/a!''.

Perciò basta farvi del male, più di quanto la gente bastarda ve ne fa. Siate forti per voi stessi e un giorno griderete con me: Si, anch'io ora sono una guerriera.


(alcune citazioni sono prese da una persona meravigliosa, Demi Lovato)


-A

sabato 8 giugno 2013

Caro diario numero uno,

Oggi è stata una giornata abbastanza noiosa.
D'altronde, come quasi tutte le altre in questo ultimo periodo.
Non vedo l'ora che arrivi il pieno dell'estate, il mare, i pub, le feste!
Mi serve tutto questo, per dare un senso alle giornate.
È la mia ultima estate da adolescente, da minorenne, e voglio viverla a pieno, al meglio.
Voglio che sia un'estate da ricordare, un'estate che mi sorprenda, che mi dica 'ehi ancora non hai visto niente!'.
Voglio vivere, ridere e gioire come non ho mai fatto in questi diciassette anni, voglio fare esperienze sbagliate, voglio conoscere gente sbagliata, voglio capire cosa sia davvero la cosa sbagliata, toccare qualcosa di astratto, sperimentarlo, e crescere.
Perché l'esperienze sbagliate ti fanno crescere ed aprire gli occhi.
Voglio maturare, restando me stessa.
Voglio amare la vita, perché ho davvero tanto bisogno di farlo.
-A

venerdì 7 giugno 2013

Urlo ma non mi senti.

Sono passati dieci abbondanti minuti da quando ho aperto questo foglio bianco.
Il problema è che avrei così tante cose da dire, ma in questo momento non ne trovo neanche una sensata.

Cominciamo con il motivo per cui ho aperto questo blog.

La verità?

Vi siete mai sentiti come se intorno a voi le persone non vi degnassero neanche di una piccolissima attenzione? Come se il suono delle vostre urla avesse una diversa frequenza, e gli altri non riuscissero a sentirvi?

Beh è ciò che accade a me.

Ho così tante cose da dire, ma nessuno disposta ad ascoltarle.

Perciò ho aperto questo piccolo blog, dove poter dire le cose in maniera libera, poter dire ogni mio più piccolo pensiero, come in un diario, con la differenza che qui, mi auguro, di trovare qualcuno disposto ad ascoltarmi.


-A